


Negroni nona a Catania e Potena secondo a Modena
Nel weekend dell’8 e 9 febbraio si è tenuta la seconda prova nazionale cadetti e giovani a Catania, a cui hanno partecipato quattro atlete del Circolo

Il Circolo ai nazionali master nella tappa di Terni
Sono sei gli schermidori del Circolo Scherma Imola scesi in pedana nella quarta prova nazionale master tenutasi a Terni nel weekend del 1 e 2 febbraio

Bronzo nella gara a squadre GPG
Weekend del 25 e del 26 gennaio intenso per il Circolo Scherma Imola che ha schierato in pedana ben 26 atleti
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La Scherma

Il fioretto
È l’arma con cui si comincia di solito a fare scherma verso i 5/6 anni. La lama è lunga non più di 90 cm. e la coccia (la parte che ripara il polso) è più piccola rispetto alla spada.
Il bersaglio comprende il tronco, escluse le braccia e la testa.
Nel Fioretto vige la cosiddetta “convenzione schermistica”, vale a dire, se i due tiratori toccano contemporaneamente il bersaglio, sarà il presidente di giuria a decidere chi dei due ha ragione in base allo svolgimento dell’azione.
La Spada
Anche la spada, come il fioretto, è un’arma di sola punta. Si può cominciare a praticarla dagli 11 anni anche perché è un’arma più lunga e pesante del fioretto. (110 cm. di lunghezza, 770 gr. di peso).
Il bersaglio valido è tutto il corpo e la “convenzione schermistica” non esiste. In pratica nella spada “chi tocca tocca” e se gli schermidori toccano assieme è assegnato un punto a testa.
La spada è sicuramente l’arma più riflessiva delle tre, perché se è vero che si può colpire tutto il corpo, è anche vero che bisogna difenderlo tutto, quindi ogni azione deve essere pensata e calcolata.


La Sciabola
È l’unica delle tre armi in cui si può toccare, oltre che di punta, anche con la lama. La sciabola è l’arma più leggera (105 cm. di lama, 500 gr. di peso) e quindi anche la più dinamica e spettacolare.
Il bersaglio comprende tutta la parte superiore del corpo compresa la testa ed anche qui, come nel fioretto, vale la “convenzione schermistica”, quindi sarà il presidente di giuria di volta in volta a decidere chi ha ragione o torto.
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